Il Ricco Ecosistema del Parco: Flora e Fauna Uniche
Flora:
I boschi del Campo dei Fiori sono un affascinante mosaico di biodiversità, con caratteristiche distintive in diverse zone del massiccio. Nella parte sommitale, il faggio domina il paesaggio, soprattutto sul versante Nord, accanto a ampie piantagioni di conifere che contribuiscono a un’atmosfera suggestiva.
Al di sotto dei 600 metri di quota, il faggio cede il passo al castagno, affiancato da frassino, tiglio e acero montano in valloni umidi. La parte nord-occidentale ospita ancora selve castanili ben conservate, testimonianza dell’antica civiltà contadina.
Un progetto in corso mira al recupero di queste selve abbandonate, un tempo fondamentali per la comunità locale. L’ambiente rupicolo e i prati aridi su substrato calcareo sono di notevole interesse, con specie uniche di fauna e flora.
Fauna:
I boschi del Parco sono la dimora di una varietà di rapaci, sia nidificanti che in migrazione. Tra questi, troviamo il nibbio bruno, il falco pecchiaiolo, la poiana, lo sparviero, l’astore e il falco pellegrino. Un progetto finanziato dalla CEE è dedicato alla conservazione dei pipistrelli presenti nell’area.
La presenza di cervi e caprioli è collegata all’espansione di questi cervidi nel territorio montano. Tra gli invertebrati, spicca la presenza del coleottero endemico Duvalius Ghidinii.
Prati Magri:
L’Ente del Parco sta recuperando i “prati magri”, antiche praterie su suolo calcareo. Questi prati erano fondamentali per l’allevamento e la pastorizia, mantenendo un equilibrio con il manto forestale. La riduzione di queste aree è dovuta all’abbandono delle attività agricole.
Il recupero di questi prati è un progetto che contribuisce alla preservazione di specie faunistiche e floristiche uniche, come farfalle, libellule, cavallette e orchidee.
Grotte:
Il massiccio calcareo del Campo dei Fiori nasconde un complesso sistema carsico ipogeo con oltre 130 grotte conosciute. Queste grotte, tra cui Tre Crocette, del Frassino, Bus del Remeron e Bus della Scondurava, sono di notevole interesse scientifico e speleologico.
L’accesso alle grotte è vietato al pubblico per ragioni di sicurezza e conservazione. Tuttavia, il Parco collabora con associazioni speleologiche per studiare e preservare questo ricco patrimonio sotterraneo.
Monumenti Naturali:
Il Parco presenta alcuni Monumenti Naturali di rilievo, tra cui la Fonte del Ceppo, la sorgente sulla SP 45 a Cuvio, le marmitte dei giganti del torrente Vellone, il masso erratico di Brinzio, le forre della Valganna e la cascata del Pesegh a Brinzio. Ognuno di questi monumenti offre una visione unica della geologia e della biodiversità del territorio del Campo dei Fiori.
Il parco è facilmente raggiungibile in auto, con ampi parcheggi disponibili presso l’ingresso principale. Se preferisci i mezzi pubblici, diverse linee di autobus collegano il parco con Varese e le zone circostanti.